L’atto notorio per la cittadinanza dei rifugiati: tutto quello che dovete sapere
L’atto notorio (oppure atto di notorietà, oppure ancora attestazione giurata) è un atto pubblico che consiste in una dichiarazione giurata effettuata dal cosiddetto “deponente” dinnanzi a due o più testimoni (che non devono essergli parenti o affini e devono essere estranei all’atto), ovvero ad altri deponenti, e ad un pubblico ufficiale.
Il pubblico ufficiale di norma è il cancelliere o il notaio, mentre in casi specifici deve essere il Presidente del Tribunale.
Tale dichiarazione riguarda fatti pubblicamente noti, come la dichiarazione di morte, di nascita o gli eredi legittimi e può essere rilasciata da chi vi abbia un interesse legittimo.
Nel caso specifico della successione, può essere richiesto anche a cura di un solo erede.
L’atto di notorietà ha valore probatorio circa la “notorietà” – per l’appunto – di tali fatti, ma non riguardante l’evento giuridico in sé: in poche parole, non fa prova per il contenuto della dichiarazione ma solo circa la sua pubblica conoscenza.
Il rifugiato politico quanti anni di residenza in Italia deve avere ?
Ricordiamo che all’apolide e al rifugiato spetta la cittadinanza italiana se risiede legalmente da almeno cinque anni nel territorio italiano (art.9 c.1, lett. e) combinato disposto art.16 c.2) e possiede reddito per tre anni (CUD / UNICO).
Gli Stranieri con Protezione sussidiaria così come coloro che hanno la Protezione umanitaria non usufruiscono delle facilitazioni disposte per il Rifugiato in materia di acquisto della cittadinanza italiana, ma ricadono nella disciplina generale.
I Somali possono sostituire i certificati del Paese di origine con le corrispondenti dichiarazioni dell’Ambasciata della Somalia a Roma.
Cos’è l’atto notorio per la cittadinanza italiana ?
Il richiedente cittadinanza può inviare la domanda di concessione della cittadinanza italiana solo on line, tramile sito web del Ministero dell’Interno
Allegando la scansione dei seguenti documenti informatici in formato pdf :
- Certificato di nascita, legalizzato (o apostillato) e munito di traduzione legalizzata.
- Certificato penale del paese di origine, legalizzato e munito di traduzione legalizzata ( escluso il caso in cui al compimento del 14° anno, l’interessato era residente in Italia e l’abbia poi sempre mantenuta
- Ricevuta di 250 euro del contributo obbligatorio sul C/C n. 809020 intestato a: MINISTERO INTERNO D.L.C.I. – CITTADINANZA con causale: “Cittadinanza – contributo di cui all’art.1, comma 12, legge 15 luglio 2009, n. 94″
- marca da bollo da 16 euro
- documento di riconoscimento (passaporto e carta d’identità)
Atto notorio di cittadinanza per il rifugiato e apolide
Se all’istante sia stato riconosciuto lo status di rifugiato e l’apolide (quindi richiesti cinque anni di residenza legale per la cittadinanza per naturalizzazione), in alternativa ai certificati di nascita e penale, dovrà produrre quanto segue:
- Atto notorio formato in Tribunale (di norma cancelleria della volontaria giurisdizione) sostitutivo del certificato di nascita in cui si dichiarino le proprie generalità e sostitutivo del certificato penale in cui si dichiari di non aver riportato condanne penali né di avere procedimenti penali in corso nel proprio Paese d’origine (dichiarazione sostitutiva di certificazione)
- copia certificato di riconoscimento dello status di rifugiato
Quindi solo il rifugiato politico può allegare l’atto notorio in luogo del certificato di nascita e penale ai fini della domanda di cittadinanza italiana
La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà
È possibile rendere tale dichiarazione anche al Sindaco o un suo funzionario incaricato ovvero al segretario comunale.
In tal caso prende il nome di dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, sancita dal D.P.R 28 dicembre 2000 n. 445 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).
Questo procedimento, ove consentito, è sicuramente preferibile, perché più semplice e meno oneroso.
Quali documenti occorre portare?
Occorre portare con sé un documento di identità, sia per quanto riguarda il deponente che per i testimoni, i quali devono godere dei diritti civili per conferire valore probatorio all’atto in esame. Sono poi necessari documenti specifici a seconda dell’atto di notorietà da redarre. Per chi si reca in tribunale, occorre anche una marca da bollo da € 16,00.
Modello facsimile di atto notorio per cittadinanza
TRIBUNALE ORDINARIO DI CANCELLERIA VOLONTARIA GIURISDIZIONE
ATTO NOTORIO PER CITTADINANZA RIFUGIATO O APOLIDE
L’ anno 2019, il giorno del mese di .. , nei locali del suindicato Tribunale, allo scopo di porre in essere, mediante atto di notorietà, la verità di quanto si andrà di seguito a specificarsi, a richiesta di:
nome del richiedente nato a il di cittadinanza residente in , codice fiscale.
Avanti al sottoscritto cancelliere sono personalmente comparsi i testimoni, di seguito generalizzati ed idonei per legge, a ciascuno dei quali è stata fatta seria ammonizione sull’importanza morale del giuramento che devono prestare e sulle conseguenze penali delle dichiarazioni false o reticenti, leggendo loro la formula:
“Consapevoli della responsabilità morale e giuridica che assumono con la loro deposizione, si impegnano di dire la verità e niente altro che la verità e a non nascondere nulla di quanto è a loro conoscenza”.
Quindi i testi, stando in piedi, pronunciano le parole “Si mi impegno”.
Interrogati sulle loro generalità rispondono di essere e di chiamarsi:
nome del 1° testimone nato a il di cittadinanza residente in , codice fiscale.
nome del 2° testimone nato a il di cittadinanza residente in , codice fiscale.
E infine gli stessi sotto il vincolo del prestato impegno, hanno reso la seguente e concorde dichiarazione:
“E’ vero, notorio, pubblico ed a nostra personale conoscenza che nome della persona per cui si chiede l’atto nato a il di cittadinanza residente in , codice fiscale:
è figlio di nome del padre – padre e di nome della madre – madre;
è di stato civile libero non risultando coniugato con altre persone;
a suo carico non vi sono, nel suo paese d’origine, condanne penali nè procedimenti in corso“.
Letto, confermato e sottoscritto.
Il richiedente________________________________________________________
1° teste_____________________________________________________________
2° teste_____________________________________________________________
Il Cancelliere
Le Vostre domande
Il mio primo permesso era da rifugiato per un anno vorrei chiedere se posso fare la richiesta di cittadinanza adesso perché ho letto un articolo che dice il primo permesso di rifugiato possono chiedere la cittadinanza dopo 5 anni ?
Risposta : No occorre i 10 anni di residenza, perchè conta il permesso di soggiorno in mano, ovvero l’ultimo.
Gentile avvocato
Ho letto il suo articolo a proposto di atti notori di cittadinanza
Sono un rifugiato politico afghano in Italia dal 2012 e abito a Roma. per le pratiche necessarie alla cittadinanza mi chiedono molto di più di quanto lei scrive.
può suggerirmi qualcuno- non un patronato – dove rivolgermi a Roma per farmi consigliare?
Garanzie la gentilezza e l’auto.
R.