Cittadinanza italiana in volo : un bambino nato su un aereo a quale cittadinanza ha diritto ?

Se un bimbo nasce nel corso di un volo aereo, a quale nazionalità ha diritto ?

Ebbene sembrerà un caso limite ma decisamente interessante, perlomeno dal punto di vista giuridico.

Il fatto, comunque, non è puramente teorico, visto che la nascita di bambini a bordo di un aereo è già stata documentata, come nel caso del volo MD 11 Alitalia da Bombay a Roma del 3 novembre 1997.

Ovviamente ci occuperemo del caso di un aereo battente bandiera italiana e dunque soggetto alle leggi sulla navigazione italiana, visto che il nostro fine è determinare in quali casi il bambino nato a bordo acquisisca cittadinanza italiana.

In caso di nascita durante il volo aereo, il comandante del velivolo, il quale durante il volo esercita anche le funzioni di Ufficiale di Stato Civile, deve annotare immediatamente la nascita sul giornale di bordo, ai sensi dall’art. 835 del codice della navigazione.

Sempre ai sensi del medesimo articolo, al primo porto nel quale il veicolo atterra, il comandante deve fare dichiarazione al direttore dell’aeroporto, il quale a sua volta dovrà trasmettere la dichiarazione all’autorità consolare competente o in alternativa potrà essere il comandante stesso a trasmettere direttamente la dichiarazione all’autorità consolare competente.

Ed è qui che si complica un poco la cosa, quale è l’autorità consolare competente ?

Ebbene, per definire quale sia è necessario addentrarci nella lettura della legge 5 febbraio 1992 n. 91, la quale all’articolo 1, n. 1, lett. a, prevede che acquisti la cittadinanza italiana esclusivamente il figlio di padre o madre cittadino italiano (il cd. ius sanguinis, espressione giuridica di origine latina).

La successiva lettera b del medesimo articolo, aggiunge poi che in via eccezionale si attribuisce la cittadinanza italiana a colui che «è nato nel territorio della Repubblica se entrambi i genitori sono ignoti o apolidi, ovvero se il figlio non segue la cittadinanza dei genitori secondo la legge dello Stato al quale essi appartengono», e ancora acquisisce la cittadinanza italiana ai sensi del punto 2 del medesimo articolo «il figlio di ignoti trovato nel territorio della Repubblica, se non venga provato il possesso di altra cittadinanza».

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    About the Author

    Giraldi Costantino
    Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Appassionato di Informatica e Nuove Tecnologie, scrittore di cittadinanza italiana e immigrazione. Tutela del Credito e Legal & Compliance Specialist