La cittadinanza italiana per Matteo Salvini e la Lega Nord
La Lega Nord di Matteo Salvini e così i segretari che si sono succeduti nel tempo alla guida del partito leghista hanno sempre avuto le idee chiare sulla concessione della naturalizzazione e ius soli.
Ius soli e ius culturae per Matteo Salvini
Il concetto è stato più volte ribadito nelle manifestazioni di partito e sui social network durante tutto il percorso parlamentare del progetto di riforma della legge sulla cittadinanza in materia di Ius soli e Ius culturae, espresso nella frase lapidaria : la “Cittadinanza va meritata” !
Concetto twittato nei vari post del 2017 : “Grazie alla Lega Nord, la legge sullo ius soli affossata: la cittadinanza italiana va desiderata, maturata e meritata, non si regala, né ora, né mai!“.
E ancora sempre nei social network «E’ qualcosa di così importante che va meritato, va considerata la scelta per la cittadinanza italiana quando hai 18 anni, quando sei maturo; come la patente, come il diritto di voto».
Il mancato raggiungimento del numero legale in Senato ha fatto sì che si mettesse la parola fine alla legge sulla cittadinanza agli stranieri, difficilmente in questa legislatura vedremo passi avanti nella riforma dello Ius Soli.
Il movimento 5 stelle ha sempre avuto una posizione sfavorevole alla riforma dello Ius Soli perchè la concessione della cittadinanza italiana porta di conseguenza anche lo status di cittadino europeo con tutti i diritti conseguenti in ambito della UE, pertanto andrebbe discussa in sede europea una disciplina uniforme sulla naturalizzazione.
Cittadinanza per residenza o naturalizzazione e la Lega Nord
La lega nord non ha mai nascosto di voler introdurre un esame di conoscenza della lingua, della cultura e tradizioni italiane a modello di quello Svizzero o Tedesco, dove è già prevista l’obbligatorietà.
In particolare per la cittadinanza svizzera è stabilito una conoscenza elevata delle tradizioni e abitudini anche locali e la conoscenza “fluente” della lingua.
Ugualmente per il passaporto inglese si richiede la conoscenza della lingua inglese a livello B1, B2, C1 o C2 e della vita nel Regno Unito con un test di quarantacinque minuti per rispondere a ventiquattro domande sulle tradizioni britanniche e i costumi in UK.
Quindi è probabile che in questa legislatura vedremo il mantenimento dell’attuale Legge di cittadinanza n. 91 del 1992 con i requisiti già previsti come la residenza decennale e assenza di pendenze penali, ma anche un esame di conoscenza della lingua, della cultura e tradizioni italiane, ai fini della valutazione di integrazione complessiva.
Inoltre sarà prevista la revoca della cittadinanza italiana per i soggetti imputati di terrorismo islamico, isis o esaltazione della jihad, quale deterrente e strumento di polizia.
Test di cultura e lingua italiana e revoca della cittadinanza per integralisti
Quindi introduzione di un test di cittadinanza o naturalizzazione che accerti la conoscenza della lingua italiana, almeno al livello di scuola secondaria, e degli usi, costumi e tradizioni locali.
Il test di cittadinanza avrà luogo normalmente nel comune di residenza con una commissione costituita dal sindaco e avrà nell’esame una parte sulle tradizioni locali ad esempio uno straniero richiedente la naturalizzazione che vive a Novara dovrà conoscere la Basilica di S. Gaudenzio per riuscire a superare il test, ugualmente un extracomunitario genovese non può ignorare il Palazzo Ducale o la fontana di Piazza De Ferrari.
Un progetto di Riforma della Cittadinanza indirizzata sul principio di sussidiarietà: dove la comunità locale può avere voce sulla concessione della cittadinanza sulla falsariga svizzera.
I nostri lettori più attenti si ricorderanno le battaglie di un’animalista e vegana olandese Nancy Holten per ottenere la cittadinanza svizzera ma che aveva incontrato la strenua opposizione della comunità locale cantonale di Argovia infastidita da certe sue condotte.
La riforma della cittadinanza del settembre 2018 e il decreto salvini
Il 25 settembre 2018 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto immigrazione di Salvini contenente modifiche anche alla procedura di concessione della cittadinanza.
In particolare le modifiche più significative riguardano la durata della procedura della cittadinanza che passa da 730 giorni a 4 anni, aumento del contributo per la domanda di cittadinanza da 200 euro a 250 euro e in materia di diniego della cittadinanza per matrimonio (esclusione del silenzio assenso per decorso del termine di conclusione della pratica), conoscenza della lingua italiana.
Viene introdotta la possibilità della revoca della cittadinanza in particolare per i condannati per reati di terrorismo ed eversione.
Il decreto legge 4 ottobre 2018 n. 113 , Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.231 del 04-10-2018, è entrato in vigore il 5.10.2018
Approfondimento sulla novella contenuta nel decreto salvini immigrazione : cittadinanza decreto salvini
Il disegno di legge DDL 718 Esame di Naturalizzazione
E’ stato annunciato nella seduta n. 43 del 3 ottobre 2018 assegnazione alla 1ª Commissione permanente (Affari Costituzionali) in sede redigente del disegno di legge di un “esame di naturalizzazione” di cui all’articolo 9, comma 1, lettere e) e f), della legge 5 febbraio 1992, n. 91, come sostituite dall’articolo 1 della presente legge, è finalizzato a verificare la conoscenza, da parte del richiedente la cittadinanza italiana, della lingua italiana e locale, dell’educazione civica, della storia, della cultura e delle tradizioni, nonché dei sistemi istituzionali nazionali e locali.
Prima bozza del decreto salvini : Decreto sicurezza Salvini e la riforma della legge di cittadinanza
pratiche per la cittadinanza e stranieri
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