Cosa comporta l’iscrizione all’A.I.R.E.
L’A.I.R.E., acronimo di Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, consiste in un registro che raggruppa tutti i nominativi degli italiani che vivono all’estero per più di 12 mesi.
Per i cittadini italiani che vivano all’estero per più di 12 mesi, l’iscrizione all’A.I.R.E. è un diritto, ma allo stesso tempo un dovere. Infatti solamente per mezzo dell’iscrizione all’anagrafe sarà possibile usufruire di una serie di servizi molto importanti, come stiamo per vedere.
L’anagrafe, istituita con legge nel 1988, viene gestita direttamente dai Comuni, sulla base di quel complesso di dati che è trasmesso periodicamente dalle rappresentanze consolari dell’Italia sparse nel mondo.
Come abbiamo detto, per gli italiani all’estero iscriversi all’A.I.R.E. è un dovere, ad alcune condizioni:
- se il cittadino viva all’estero (trasferendo la residenza) per periodi di tempo superiori a dodici mesi;
- per i cittadini italiani che siano nati all’estero e vi risiedono, e per quelli che hanno ottenuto a qualunque titolo la cittadinanza italiana.
L’iscrizione all’A.I.R.E. non è invece dovuta per coloro che si trasferiscono all’estero per un periodo inferiore ai 12 mesi, per i dipendenti di Stato che sano in servizio all’estero (rappresentanti consolari e diplomatici), per i militari dell’Italia che siano presso le strutture NATO e per i lavoratori stagionali.
Come ci si iscrive all’A.I.R.E.
Come si fa per iscriversi all’anagrafe dell’A.I.R.E.? Il cittadino interessato deve recarsi all’Ufficio Consolare competente per il territorio dove risiede, entro 90 giorni da quando ha spostato la residenza.
La richiesta può essere effettuata a mano, compilando il modulo (che è possibile trovare negli uffici consolari) e allegando la documentazione che permette di provare l’effettiva residenza nel territorio, nonché il documento di identità.
Oppure, è anche possibile chiedere di iscriversi all’A.I.R.E. online, per mezzo di richiesta che va svolta sul portale.
In questo modo, ottenendo l’iscrizione all’A.I.R.E. si effettua la contestuale cancellazione dell’anagrafe italiana. Nei casi in cui l’Ufficio consolare venga a conoscenza delle informazioni necessarie, l’iscrizione può avvenire anche d’ufficio.
Ricordiamo che iscriversi all’A.I.R.E. è gratuito e non comporta costi.
Ricordiamo che il cittadino italiano che risiede all’estero è tenuto all’aggiornamento dell’A.I.R.E. nel caso in cui dovesse trasferire la residenza, o in caso di matrimonio, divorzio, nascita di figli, oppure nel caso dovesse perdere la cittadinanza italiana.
Cosa succede se si rientra in Italia?
Se il cittadino che era iscritto all’A.I.R.E. rientra in Italia per risiedere in modo permanente, dovrà effettuare la notifica al Comune Italiano dove vogliono stabilirsi, per poter prendere regolamento residenza.
La creazione della residenza italiana comporta la speculare e contestuale cancellazione del cittadino dall’anagrafe dell’A.I.R.E., per iscriverlo all’APR, ovvero all’Anagrafe della Popolazione Residente.
Se non viene effettuato l’aggiornamento delle informazioni, non sarà possibile per il cittadino svolgere diritti fondamentali, come votare.
La cancellazione dall’A.I.R.E. avviene, quindi, o per trasferimento permanente della residenza in Italia, o per morte o irreperibilità presunta, o per perdita della cittadinanza italiana.
A cosa serve iscriversi all’A.I.R.E.
Ma a che cosa serve, concretamente, l’iscrizione all’A.I.R.E.? Questa iscrizione è necessaria per poter esercitare alcuni diritti di fondamentale importanza, per esempio.
- per poter votare per corrispondenza, sia alle elezioni politiche che ai referendum, all’interno dei seggi che la rete consolare istituisce per l’occasione.
- Per poter rinnovare la patente di guida, se si vive in Paesi al di fuori dell’Unione Europea.
- Per rinnovare, o ottenere il rilascio di certificazioni e documenti, come quello di identità o il passaporto.
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