In quanti conoscono il Principato abbaziale di Seborga ? Probabilmente pochi.
Il Principato di Seborga nel tempo
Questa piccolissima entità territoriale, che si trova all’interno della regione Liguria nella Riviera Ligure, è rimasta autonoma fino al 31 gennaio 1729, quando i Savoia la annetterono ma non ebbero il diritto di fregiarsi del titolo che poteva essere assunto solo da un religioso.
Nel quattrocento veniva chiamato Castrum Sepulcri, nel seicento Sepulcri Burgum, poi Sepolcarum, Serporca (Castello dei quattro Bastioni), infine Seborga.
Luogo sacro ai Catari che seppellivano i loro Sacerdoti più importanti, divenne poi Feudo dei Conti di Ventimiglia.
Questi ultimi cedettero il Castello dei Quattro Bastioni e la Chiesa di San Michele in Ventimiglia ai Monaci Benedettini di Lerino. Nel 1079 Seborga fu consacrata “Principato del Sacro Romano Impero“.
Le ragioni dell’indipendenza
Nel 1118 dopo che San Bernardo di Clairvaux istituì a Seborga i primi nove cavalieri del Tempio, il Principato divenne l’unico Stato Sovrano Cistercense sino al 1729, anno in cui fu acquisito da Vittorio Amedeo Secondo, con documento fatto a Parigi: atto mai registrato.
La zona è caratterizzata dal bellissimo borgo seicentesco di Seborga, un comune italiano di 315 abitanti in provincia di Imperia, il sindaco attuale è Enrico Ilariuzzi.
Dagli anni ’50 del secolo scorso i cittadini hanno cominciato a rivendicare una propria indipendenza dalla Repubblica italiana, eleggendo anche un principe con funzioni prettamente simboliche. coadiuvato da un consiglio di 9 ministri, privi del riconoscimento da parte dello Stato Italiano.
Il 20 agosto 1996 Giorgio Carbone ha dichiarato l’indipendenza di Seborga, mai riconosciuta dallo Stato Italiano che mantiene la giurisdizione sul comune di Seborga.
Giorgio I muore nel 2009 all’età di 73 anni, cremato e le sue ceneri disperse nel mare Ligure, nel 2010 succede Marcello I.
Il principato è dotato anche di una zecca che conia il Luigino: la moneta non ha alcun valore legale ma viene regolarmente utilizzata in città.
Il governo del Principato di Seborga
Ai sensi dell’articolo 1 della costituzione del Principato del 23 Aprile 1995, “Seborga è un Principato Libero e Sovrano, retto da norme democratiche”. La forma di governo è la monarchia costituzionale elettiva.
Il capo di Stato e di governo è il Principe. Eletto dal popolo di Seborga per un mandato di sette anni e può essere rieletto.
La costituzione prevede un organismo denominato Consiglio dei Priori, che è costituito dai cittadini nati, battezzati e residenti a Seborga aventi almeno un genitore e un figlio viventi. Il Consiglio dei Priori detiene il potere legislativo.
Il Consiglio della Corona, che è il gabinetto del Principe, detiene il potere esecutivo. È guidato dal Principe stesso.
Elezioni del 2017
Domenica 23 aprile 2017 dei 198 Seborghini iscritti al registro elettorale, 176 si sono recati al seggio per votare il loro Principe.
L’affluenza alle urne del 88,89% : centoventinove voti a favore di Marcello Menegatto contro i quarantadue a favore di Mark Dezzani.
Marcello I è un grande appassionato di motonautica, vanta anche una lunga carriera negli sport motoristici acquatici. Dal 2002 al 2004 Console Onorario della Repubblica di Panama nel Principato di Monaco poi fonda un’impresa edile specializzata in costruzioni di lusso.
Marcello Menegatto veniva pertanto eletto Principe per altri sette anni, eletti anche i quattro Consiglieri della Corona di fiducia: Mauro Carassale (Segretario di Stato uscente), Mirco Biancheri (Consigliere per la Giustizia uscente), Sabina Tomassoni e Giovanni Fiore.
Crisi negli ultimi anni e conflittualità di leadership
Un Decreto seborghino emesso il 4 luglio 2011 revocava la cittadinanza seborghina per alcuni cittadini del Principato di Seborga.
Nella nota che accompagna questo Decreto firmato da S.A.S. Marcello I : “da sempre ostili a S.A.S. Marcello I, la maggior parte dei quali appartenenti ad un V.E.O.S.P.S.S. che nulla ha a che vedere con il Principato di Seborga e con i Seborghini”.
Inoltre sono proseguite le ostilità tra Diego Beltrutti di San Biagio, Maestro Generale dell’Ordine e Reggente pro Tempore del Principato di Seborga, e l’attuale Principe di Seborga, Marcello Menegatto.
Nel 2018 entra in crisi la storia tra l’incantevole principessa di origini tedesche molto amata dai seborghini Nina e Marcello Menegatto. Motivo del conflitto coniugale è una stilista di borse e accessori di lusso, Sofia al Asfoor, che il Principe avrebbe incontrato a Dubai.
Nel febbraio 2018 il Maestro Generale dei Cavalieri Bianchi di Seborga il Cav. Diego Beltrutti di San Biagio dichiarava di assumere la carica di Reggente del Principato di Seborga per un periodo temporale non determinato.
La revoca della cittadinanza per Stéphane Ravel D’Estienne e Marie-Dominique Debail
Conflittualità poi accentuate nella revoca della Cittadinanza di Seborga ai signori Stephane Ravel d’Estienne e Marie-Dominique Debail operata dal Principe.
La revoca del passaporto seborghino è stato promulgato con Decreto con il quale ha revocato, con effetto immediato, la nazionalità del Principato di Seborga per Stéphane Ravel D’Estienne e Marie-Dominique Debail.
Questi sono accusati di aver messo alcuni immobili a Seborga a disposizione dei fratelli Nicolas e Martial Mutte, protagonisti di un tentato “golpe” fallito nel 2016.
Invece per Beltrutti la revoca è un’evidente dimostrazione “che il suo ‘Principato di Seborga’ altro non è che una semplice associazione non riconosciuta a norma dell’articolo 36 e seguenti del Codice Civile“
“Con questo atto il Sig. Menegatto informa che la sua associazione dal nome altisonante (‘Principato di Seborga’), è cosa diversa dal Principato di Seborga che Noi invece rappresentiamo” – tuona Beltrutti
“Se così non fosse, il Sig. Menegatto infatti non avrebbe potuto procedere ad alcuna rimozione di cittadinanza in quanto esiste dal 10/12/1948 una convenzione che si chiama ‘Dichiarazione Universale dei Diritti Umani’ che all’articolo 15, comma 2, così recita: ‘Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza’ “.
Sviluppi penali : articolo 241 c.p
Inoltre lo storico sanremese Andrea Gandolfo, 48 anni, ha presentato un esposto in Procura a Imperia chiedendo di procedere penalmente nei confronti dell’autoproclamato “Principato di Seborga”.
Stando a quanto affermato dallo storico, l’utilizzo del nome “principato” può attentare “all’integrità e indipendenza del territorio nazionale”, e costituire pertanto un reato penale dall’articolo 241 del Codice Penale.
Ordini e associazioni operanti nel Principato
V.O.S.S. di Seborga “Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri”.
V.E.O.S.P.S.S. Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis
Curiosità sul Principato di Seborga
Il Venerabilis Ordo Sancti Sepulchri ( V.O.S.S. ) comunicava il 14 maggio 2018 alla festa di San Mattia di aver protocollato il Decreto di ricostituzione del Principatus Sancti Sepulchri.
Seborga è ufficialmente Principato autonomo : l’ONU ha riconosciuto Seborga come uno stato sovrano il cui legittimo regnante è Marcello I (in realtà PESCE D’APRILE del 2016 su Riviera24)
Alcuni seborghini nel 2010 sostenevano la presenza del Diavolo in Seborga e una scia “sulfurea” nei carruggi tanto da attirare la visita dell’esorcista ed ex arcivescovo zambese di Lusaka monsignor Emmanuel Milingo.
Tentativo di Golpe nel piccolo Principato nell’anno 2016 : “Nicolas I” Mutte, uno scrittore francese che on line annuncia di essere il legittimo Principe di Seborga. Addirittura i primi giorni di aprile 2016 rappresentava Seborga alla cerimonia del presidente della Repubblica Sudafricana
Il 20 agosto 2018 è la Festa di San Bernardo, Festa Nazionale del Principato di Seborga
Il principe Marcello I, ha annunciato il 12 aprile 2019 le sue dimissioni, Marcello non ha ancora firmato l’atto di abdicazione: per questo motivo il Consiglio della Corona non può assumere nel frattempo la Reggenza del Principato di Seborga.
21 luglio 2019 Il Principato è in festa per la nascita (a Montecarlo) della piccola Maya, figlia di Nina Dobler e di Marcello Menegatto.
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