Se cade il governo cosa accade alle pratiche di cittadinanza ?

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Cos’è la crisi di governo

Per capire come funziona la cosiddetta Crisi di Governo e quali sono i presupposti entro cui si verifica, bisogna esaminare il contenuto della Costituzione e delle successive leggi vigenti.

Nel nostro ordinamento, così come sta accadendo anche in queste ore, si sente parlare spesso di Crisi, e i più profani in materia non hanno realmente chiaro cosa accade in seno ad un eventuale scioglimento del Consiglio dei Ministri prima che il mandato cessi secondo i termini stabiliti dalla legge.

Come prima cosa in proposito bisogna sapere fare una netta distinzione tra le due tipologie di crisi di Governo. Queste sono infatti di tipo:

  • parlamentare;
  • extraparlamentare.

Ora però al di là della tipologia in sé e per sé, tutto il “potere” è nelle mani del Presidente della Repubblica.

Quest’ultimo in veste di garante del buon funzionamento dell’ordinamento, ha l’obbligo di convocare le forze politiche.

Dopo averla consultate il Presidente ha due possibilità: la prima sarebbe procedere alla formazione di un nuovo Governo scelto nella stessa maggioranza; la seconda è quella di sciogliere le Camere e indire nuove elezioni.

Crisi parlamentare vs crisi extraparlamentare

Il termine crisi di Governo è molto generico e spesso usato impropriamente. Questo in quanto l’ordinamento italiano fa una netta distinzione tra crisi parlamentare e crisi extraparlamentare.

Si ha una crisi di tipo parlamentare qualora il Consiglio dei Ministri riceva una mozione di sfiducia da parte di una delle due Camere del Parlamento.

Dimissione di Conte al Presidente della Repubblica

O ancora se non riceve il voto di fiducia ad inizio mandato. E poi ancora c’è crisi parlamentare se Camera o Senato votano parere contrario su una questione di fiducia sollevata dal consiglio.

Quando invece ci sono tante altre motivazioni che non possono convergere nelle tre motivazioni sopra descritti, allora si parla di crisi extraparlamentare.

Un tipico esempio potrebbe essere il venir meno in Parlamento della maggioranza politica che ha votato la nomina dei Ministri.

In tal caso infatti il Governo è emblema unico della maggioranza. In assenza di questo il Governo finisce in bilico, e così ci si affaccia dunque alla crisi.

Crisi di Governo: le alternative possibili

Nel momento in cui l’Italia vive una crisi di Governo, il Presidente della Repubblica, convoca i capigruppo e i leader politici, per passare al vaglio le possibili soluzioni.

Egli potrebbe infatti:

  • Optare per il rinvio alle Camere. Questo vuol dire rimettere la decisione al Senato e alla Camera, che dovranno votare o meno per la fiducia al Governo;
  • Decidere di nominare un nuovo Governo, che sia comunque capeggiato dallo stesso Presidente del Consiglio, ma che veda nuovi nominativi a ricoprire le cariche di Ministro;
  • Scegliere un nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri pescato sempre nella stessa maggioranza, o volendo anche di una maggioranza politica diversa;
  • sciogliere le Camere ed indire le elezioni anticipate.
Il ministro Matteo Salvini

La “Caduta” del Governo

Qualora l’intervento del Presidente della Repubblica non basti a risanare lo squilibrio creatosi, allora si passerà dalla Crisi di Governo alla sua “Caduta”.

La qual cosa vuol dire che la maggioranza politica si ritrova da sola, senza appoggio e che dunque non potrà concludere il suo mandato quinquennale.

In tal caso il Consiglio dei Ministri è costretto a sciogliersi prima della fine della legislatura.

Ricordiamo che comunque il Governo resta in carica fino alla formazione di uno nuovo.

Sarà vincolato a non prendere alcun tipo di decisione: il suo unico incarico sarà quello di svolgere gli atti di ordinaria amministrazione.

In caso di caduta del Governo quali conseguenze alle pratiche di cittadinanza ?

Non abbiamo una legge costituzionale od ordinaria che indica esattamente che cosa un Governo dimissionario può fare oppure no.

Una certezza è che si è sempre seguita una prassi costituzionale di gestione degli affari correnti da parte del Governo dimissionario o, in atri termini, l’ordinaria amministrazione.

La dottrina del diritto costituzionale indica che si tratta della attività strettamente necessaria per continuare a far funzionare la macchina dell’amministrazione pubblica

decreto salvini può essere retroattivo
Presidente della Repubblica e Ministro dell’Interno

Cosa sono quindi gli affari correnti ?

L’espressione è il frutto di una prassi costituzionale, che si è ripetuta nel tempo in tutti i comunicati del Quirinale post-dimissioni.

Tra di essi rientrano sicuramente i decreti di concessione della cittadinanza italiana che quindi non saranno bloccati dalla Crisi di Governo.

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    dott.ssa Alessia D'Anna
    Dott.ssa Alessia D. 25 anni laureata in giurisprudenza ed esperta del settore legale

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