Entro quanto tempo è possibile il giuramento
Per ottenere la cittadinanza italiana è importante seguire un preciso iter che prevede anche un giuramento entro 6 mesi dal momento in cui si riceve il decreto di concessione della cittadinanza italiana. Cosa accade se non si presta giuramento nei termini? Quali sono i rimedi? Continua a leggere la nostra guida completa per saperne di più.
Dopo aver ricevuto il decreto di concessione della cittadinanza italiana, il richiedente ha 6 mesi di tempo per prestare giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana.
“Entro 180 giorni dalla data della notifica del decreto, l’interessato deve rendere il giuramento di fedeltà per l’acquisto della cittadinanza italiana presso l’ufficio di Stato Civile del Comune di residenza“.
Questo avviene di fronte all’ufficiale del Comune o del Consolato, pronunciando la formula “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato”.
Si tratta di un momento molto importante in quanto solo il giorno successivo al giuramento, il richiedente diventa effettivamente cittadino italiano e può richiedere la carta di identità e il passaporto.
Al momento della richiesta dell’appuntamento per prestare giuramento, è necessario presentare il decreto in originale, la ricevuta di notifica della Prefettura e un documento di identità.
Decadenza dopo 6 mesi
Attenzione perché se il richiedente cittadinanza italiana non si presenta per il giuramento entro i termini stabiliti per legge, il Ministero dell’Interno emette una dichiarazione di decadenza per mancato giuramento.
Di conseguenza, il decreto di concessione della cittadinanza non è più efficace ed al richiedente non resta altra via che depositare una nuova istanza, accompagnata dalla documentazione attuale e valida.
Successivamente, dovrà attendere nuovamente un tempo molto lungo, fino a 3 anni, per ottenere un nuovo decreto di concessione della cittadinanza. Per tali ragioni è essenziale presenziare al giuramento dinanzi all’ufficiale incaricato.
E’ possibile giustificare il ritardo per causa di forza maggiore: l’ordinanza del Tribunale di Roma
C’è però da far notare che in un’importante ordinanza, il Tribunale di Roma ha straordinariamente riconosciuto il diritto del richiedente di prestare il giuramento in ritardo, anche dopo la scadenza dei termini previsti, purché sia dimostrato che il mancato giuramento non è dovuto all’inattività del richiedente, ma a cause di forza maggiore. Ipotesi non prevista sino a quel momento.
Questa decisione del Tribunale di Roma permette ai richiedenti di presentare il giuramento anche dopo la scadenza dei termini, purché possano dimostrare che non sono stati in grado di farlo a causa di circostanze al di fuori del loro controllo.
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