La Repubblica di San Marino è uno di quei paesi che consente ai propri cittadini la doppia cittadinanza : questo significa che coloro che vorranno ottenere la cittadinanza sanmarinese non dovranno obbligatoriamente abbandonare la propria cittadinanza originaria.
Va detto, comunque, che ottenere la cittadinanza di San Marino non è affatto semplice: la piccola Repubblica montuosa, sita tra le Marche e la Romagna, composta dal appena 35.000 cittadini, è molto gelosa della propria cittadinanza.
Del resto, per molti anni è stata considerata un paradiso fiscale ed è dunque normale che non fosse così semplice ottenere la cittadinanza sanmarinese e i relativi benefici. Ultimamente, tuttavia, la Repubblica ha scelto di percorrere un cammino di normalizzazione della propria fiscalità, tanto è che non viene più considerata come un paese black list e, in conseguenza di ciò, ha anche semplificato le procedure per l’ottenimento della residenza sanmarinese.
Avere la residenza a San Marino, del resto, è il primo passo per ottenere la cittadinanza sanmarinese. La Legge n. 114 del 30 novembre 2000 modificata successivamente con la Legge n. 84 del 17 giugno 2004 prevedono che per ottenere la naturalizzazione e di conseguenza la cittadinanza si debba essere residenti nel territorio di San Marino per un periodo ininterrotto di almeno 30 anni, tempo che si riduce a 15 se si è coniuge di un sanmarinese.
Affianco a questa modalità di acquisizione della cittadinanza di San Marino per decreto, gli altri casi seguono lo ius sanguinis, ovvero i figli di entrambi i genitori sanmarinesi acquisicono la cittadinanza sanmarinese, così come i figli di un solo genitore sanmarinese purché, in questo ultimo caso, entro i 12 mesi dalla maggiore età, dichiarino di voler essere cittadini sanmarinesi.
Anche gli adottati da cittadini sanmarinesi così come i nati nel territorio della Repubblica da genitori apolidi o ignoti acquisiscono la cittadinanza sanmarinese. Gli adottati, infatti, vengono considerati in tutto e per tutto come se fossero figli naturali della coppia.
Approfondimento : LEGGE 17 giugno 2004 n.84 REPUBBLICA DI SAN MARINO
Doppia cittadinanza con San Marino, il Comites ci prova
Il Comites San Marino ha avanzato una serie di proposte sia per abbassare i tempi di ottenimento della cittadinanza sanmarinese che per non dover rinunciare a quella italiana
Cittadini italiani e sanmarinesi allo stesso tempo ?
Si può, o meglio si potrebbe se venissero accettate dal Consiglio Grande e Generale le proposte avanzate dal Comites (il Comitato degli Italiani residenti all’estero) per San Marino.
Ne ha parlato Diego Renzi, che del Comites San Marino è presidente: secondo lui dover rinunciare per forza alla cittadinanza italiana per quella sanmarinese significa in sostanza tradire le proprie origini e rinnegare i genitori.
Ecco perché il Comites ha presentato un’ipotesi alternativa che vada a modificare la legge sulla naturalizzazione e cittadinanza sanmarinese in corso di esame e di voto per la sua seconda lettura in Consiglio.
La prima proposta è quella di far cessare la regola che impone la rinuncia alla cittadinanza italiana, in caso di acquisizione di quella sammarinese per naturalizzazione. Inoltre modificare i tempi troppo lunghi che servono per ottenerla : attualmente infatti i requisiti previsti sono 30 anni di residenza, mentre il progetto di legge che sta per essere approvato li abbassa a 25, ma è ancora un termine ritenuto eccessivo. I Comites San Marino invece vorrebbero portare il termine a 15 anni, andando verso la media degli altri Paesi che è pari a 10 anni di residenza.
Inoltre gli italiani residenti a San Marino chiedono di avere diritto a partecipare alle elezioni amministrative per le Giunte dei Castelli, nelle doppie vesti di elettore e di candidato, per chi risiede da almeno 5 anni.
Ma il passaggio essenziale è quello di poter avere la doppia cittadinanza mantenere la cittadinanza italiana. Renzi fa presente che non è corretto dover per forza scegliere e cita l’Ecri, ossia la Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza: “Nelle sue relazioni ha posto in evidenza l’aspetto della rinuncia come atto discriminatorio e ha raccomandato al Titano di modificare la legge.
Ma la raccomandazione è rimasta inascoltata”.
Per ora la segreteria di Stato agli Interni del piccolo Stato confinante con l’Italia non ha mai risposto, mentre più possibilisti sembrano i politici locali. E Renzi si fa forte dei numeri: sono più di 13mila gli italiani residenti a San Marino e almeno due terzi di loro hanno la doppia cittadinanza, sammarinese e italiana.
diffida cittadinanza