Cittadinanza italiana , la petizione e lettera aperta di un gruppo di cittadini italiani residenti in UK

Siamo un gruppo di cittadini italiani #famiglieunite, residenti nel Regno Unito, che si trova ad affrontare, con le nostre famiglie, l’incubo amministrativo dell’iter per la cittadinanza italiana per i nostri coniugi non italiani.

Indice dei contenuti

L’annunciata uscita del Regno Unito dall’Unione Europea ha generato una grande preoccupazione nei cittadini italiani residenti nel Regno Unito e le loro famiglie in relazione alla possibilità di poter mantenere i propri diritti sia nel Regno Unito sia in Italia.

Oltre a vivere lo stato di profonda incertezza dovuta alla Brexit nel Regno Unito, ci troviamo anche a far fronte a forti disagi causati dalle inefficienze amministrative esistenti nel Consolato italiano a Londra e nel Ministero degli Interni a Roma. Tali inefficienze hanno allungato a dismisura i termini per l’ottenimento della cittadinanza italiana per i nostri coniugi.

Il procedimento al momento potrebbe richiedere fino  a 4 anni di tempo per essere portato a compimento. Inoltre l’attuazione del cosi detto decreto Salvini potrebbe amplificare ancora di piu’ le attuali inefficienze amministrative al Consolato italiano a Londra e quindi allungare l’inter amministrativo per la cittadinanza italiana per i nostri coniugi in maniera drammatica.

Riteniamo che non sia accettabile che un procedimento di una tale importanza per la vita dei cittadini italiani sposati con cittadini non italiani e delle loro famiglie possa richiedere tempi cosi’ lunghi. Questo crea tensioni e incertezze che hanno spesso delle ripercussioni sulla vita privata e lavorativa di noi tutti.

Riteniamo quindi che sia opportuno:

  • Un impegno ad aumentare le risorse economiche e umane nell’ufficio di cittadinanza del Consolato d’Italia a Londra per ridurre le lungaggini e aumentare l’efficienza, soprattutto durante l’emergenza Brexit;
  • Un migliore coordinamento tra il Consolato d’Italia a Londra e il Ministero degli Interni per le gestione delle domande di cittadinanza;
  • Modificare, tramite due emendamenti, il nuovo DECRETO-LEGGE 4 ottobre 2018, n. 113 , Article 14 che ha portato il termine di definizione dei procedimenti di cittadinanza, compresi quelli in corso, di cui agli articoli 5 e 9 della L. 91 del 1992,  da 24 mesi a 48 mesi dalla data di presentazione della domanda. Questo significa un raddoppio dei termini di definizione delle domande di naturalizzazione, compresa quella per matrimonio. Lo stesso articolo 14  cancella il silenzio/assenso e nega anche la possibilità del ricorso passati i 4 anni, per cui sostanzialmente verrebbe meno il diritto soggettivo alla cittadinanza per matrimonio.

Una petizione e’ stata lanciata su questo link :

https://www.change.org/p/parlamento-italiano-naturalizzazione-bloccare-il-raddoppio-dei-termini-e-preservare-la-possibilità-di-ricorso?recruiter=10123472

Incluse sono le nostre testimonianze.

English version  

We are a group of Italian citizens, resident in the United Kingdom, who, together with our families,  are facing the difficult amministrative process of applying for Italian citizenship for our non Italian spouses.

Brexit has produced uncertainties and worries among Italian citizens and their families, living in the United Kingdom, in relation to their citizens rights both in the United Kingdom and in Italy.

These uncertainties have been heightened by the serious administrative delays for the citizenship application process that all of us are experiencing when dealing both with the Italian Consulate in London and the Ministry of Interior in Rome. Such administrative inefficiencies have unreasonably increased the average time to obtain Italian citizenship from the point when an application is submitted online.

At the moment the process could take up to 4 years to complete. In addition, the implementation of the so called decreto Salvini could further lead to a significant rise in inefficiency at the Italian Consulate in London. This will ultimately worsen the service for citizenship application as well as dramatically stretch the time required to obtain the Italian citizenship for our spouses.

We believe that it is not acceptable that an administrative process of such importance for the life of Italian citizens and their families requires this length of time and waiting.  Indeed, these long delays and waiting times are often causing unnecessary uncertainties and problems having a direct impact on our private and working life.

Therefore,  we call for:

  • A commitment to increase the economic and human resources in the office of citizenship of the Italian Consulate in London. This will reduce delays and increase efficiency, especially during the Brexit emergency;
  • Better coordination between the Italian Consulate in London and the Ministry of the Interior in relation to the administrative management of citizenship applications;
  • The amendment of the new DECREE-LAW 4 October 2018, n. 113 which led to the definition of citizenship proceedings, including those in progress, referred to in Articles 5 and 9 of Law 91 of 1992, from 24 months to 48 months from the date of submission of the application. This means a doubling of the terms for the definition of citizenship applications, including those for marriage. The same article 14 cancels the silence / assent therefore denying the possibility of the appeal when 4 years have passed. This would substantially weaken and almost eliminate the subjective right to citizenship by marriage that Italian law and its institutions should instead uphold. A petition has been launched,  see this link:

https://www.change.org/p/parlamento-italiano-naturalizzazione-bloccare-il-raddoppio-dei-termini-e-preservare-la-possibilità-di-ricorso?recruiter=10123472

Our individual stories of delays for the citizenship applications are included.   

Firmatari/ Signatories

Dr Monica Lagazio

Dr Federica Massagrande

Dr Anna Cambiaggi

Alessandro Riolo

Ing Leni Anna Maria Caudullo

Virginia Tonelli

Christian McIntosh

Sara Marchesini

Consuelo Delpiano

Francesca Gaspari

Irene Caboni

Liwanga Kiala

Consuelo Lena

Brice Stephan Ngape Akame

Alessandra Volpe

Teddy Flavius

Rita Petruzzella
Giuseppina de Novellis
Umberto Polimeno

Claudia Marangoni Powell

Julian Powell

Pamela de sipio Harrington
Daniel Harrington

Francesca Toffolo

John Staines

Aurora Petruzzelli

Chris Tandoh

Silvia Castellana

Loredana Caprioli

Danilo Ruocco

Jessica Bencivenga

Ash Gurung

Dr Matthew Joseph Carter

Robin Cough

Soraya Ahmed

Jessica Folloni

Dr Jay Watson

Andrew Neish QC

Alessia Tucci Randall

Cristina Cianci Morgan

Teresa Ragazzi

Marco Bertamini

Antonella Gramola Sands

Federica Morgan

Chris Morgan

Lucia Castoldi

Silvia Tabarrini

Testimonianze

#1

Mio marito (cittadino britannico) ha fatto domanda per la cittadinanza italiana per matrimonio a giugno del 2017 attraverso il Consolato di Londra e finora non abbiamo sentito niente. Non abbiamo neanche mai ricevuto il codice K10/C che dovrebbe arrivare entro 30 giorni dall’inoltro della domanda. Ho scritto al Consolato varie volte chiedendo aggiornamenti e mi hanno risposto una volta sola, il 26/06/2018, con il seguente:

“Gentile Signora/e,

Stanti l’esponenziale incremento delle richieste di cittadinanza da un lato, soprattutto a seguito del fenomeno BREXIT, e le esigue risorse a disposizione dall’altro, desideriamo assicurare l’istante che questo Consolato Generale provvederà all’esame della pratica non appena possibile, in modo tale che   possa ricevere il codice K10/C quanto prima e sia così in grado di monitorare autonomamente lo stato di avanzamento della pratica.”

Ho registrato una casella PEC e ho provato due volte a scrivere al Ministero dell’Interno, Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione (gabinetto.dlci@pecdlci.interno.it) citando l’identificativo della domanda per capire cosa stesse succedendo ma non mi hanno mai risposto.

Ho contattato anche l’Ambasciata italiana a Londra su Twitter così che fosse visibile come lettera aperta e quello almeno ha sbloccato la registrazione della nascita dei miei figli, che avevo inoltrato da un anno, ma non la domanda di cittadinanza di mio marito.Avevo anche copiato un giornalista del Corriere della Sera nella thread, forse cio’ ha aiutato a sbloccare la registrazione degli atti di nascita.

#2

Mio marito (cittadino britannico) ha fatto domanda per la cittadinanza italiana  per matrimonio ad agosto 2017. Dopo piu’ di 14 mesi siamo ancora in attesa dal Consolato della verifica della conformità dei documenti e dei dati inseriti nel sistema on-line,  e del famoso codice K10/C. Ho inviato diverse email al Consolato ( i.e. ufficio cittadinanza) chiedendo delucidazioni sull’iter e lo status della domanda . Purtroppo fino ad oggi al di la’ della risposta standard riportata nelle testimonianza #1 non ho ricevuto nessuna risposta sulla durata dell’iter e sullo status della domanda di mio marito. Anch’io ho registrato una casella PEC e inviato un email al Consolato d’Italia e alla Farnesina. Fin ad ora nessuna risposta . Premetto che io invece ho ottenuto la cittadinanza britannica in 3 mesi.

#3

Mia moglie ha acquistato la cittadinanza britannica 32 giorni dopo la data della domanda, mentre ha acquistato la cittadinanza italiana 1151 giorni dopo la data della domanda. Lo stesso identico procedimento ha richiesto in Italia 35 volte il tempo richiesto nel Regno Unito. Dalla presentazione della domanda in Consolato ci sono voluti 15 mesi per ottenere il codice K.  Dall’emissione del codice ci sono voluti altri 13 mesi per la firma del decreto conferente la cittadinanza e altri circa 9 mesi per ricevere l’ invito del Consolato per il giuramento. Ci sono voluti 9 mesi al Consolato per comunicare l’avvenuta firma del decreto e organizzare il giuramento.

#4

Sono in Inghilterra da quasi 20 anni, sposata con un cittadino britannico che vorrebbe ottenere la cittadinanza italiana. Ancora non abbiamo cominciato l’iter amministrativo in quanto dobbiamo ottenere anche un certificato penale dalla Francia, dove ci siamo conosciuti ed abbiamo vissuto per qualche tempo. Già l’anno scorso, quando ho rinnovato il mio passaporto, al Consolato Italiano di Londra mi era stato detto che i tempi di attesa per la cittadinanza da matrimonio erano lunghi, ma ora con il nuovo Decreto Legge Salvini si arriva all’assurdo.

#5

Mio marito (cittadino Pakistano) presentò la domanda di cittadinanza italiana nel 2015, la domanda fu accettata con riserva (Feb 2016) per via di  diversi problemi avuti col consolato italiano in Pakistan. Sistemati i documenti, senza una motivazione, la data di presentazione della domanda, sul portale del Ministero dell’Interno, fu aggiornata a Marzo 2017.

Anche noi abbiamo utilizzato posta PEC ed inviato svariate e-mail per richieste di solleciti e/o aggiornamenti. In data 05 Ottobre 2018 lo stato della domanda era: l’istruttoria è  completa; la domanda è in fase di valutazione (Fase 4 su 7), ora è stata retrocessa alla Fase 1: gli accertamenti di competenza dell’ufficio periferico sono stati avviati. Il tutto senza alcuna spiegazione e/o comunicazione. Confidavamo di ricevere la cittadinanza entro Marzo 2019 ma, grazie a questo decreto, siamo molto pessimisti, temiamo di dover aspettare ben oltre il 2021.

A prescindere dalle motivazioni personali che possono spingere ognuno di noi, trovo davvero vergognoso, che in un paese che si definisce del primo mondo, si debba aspettare fino a 2 anni per ricevere una cittadinanza, ma addirittura 4 (per non dire 6) è davvero incommentabile; peraltro trovo illegale una retrocessione della pratica senza una motivazione plausibile.

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Monica Lagazio
#famiglieunite Siamo un gruppo di cittadini italiani, residenti nel Regno Unito, che si trova ad affrontare, con le nostre famiglie, l’incubo amministrativo dell’iter per la cittadinanza italiana per i nostri coniugi non italiani.

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