Sono rimasta vedova di mio marito italiano, posso chiedere la cittadinanza ?
Buongiorno avvocato,
ho presentato una domanda di cittadinanza per matrimonio nel 2013, nel 2014 è morto mio marito e ora sono rimasta vedova.
La prefettura mi ha telefonato che è arrivata la cittadinanza italiana, adesso la prefettura però mi informa che non ho diritto.
E’ vero? Ho perso la cittadinanza ? La ringrazio
La legge 15 luglio 2009, n. 94 (GU n.170 del 24-7-2009) entrata in vigore con provvedimento 8 agosto 2009 ha modificato l’articolo 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 91 : “Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano puo’ acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all’estero, qualora, al momento dell’adozione del decreto di cui all’articolo 7, comma 1, non sia intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi”.
Dall’8 agosto 2009 pertanto lo scioglimento del matrimonio determina la perdita del diritto
Ai sensi dell’articolo 149 codice civile il matrimonio si scioglie con la morte di uno dei coniugi e negli altri casi previsti dalla legge (morte presunta di cui all’art. 58 del c.c.).
La causa di scioglimento principale è la morte di uno dei coniugi (antico brocardo “mors omnia solvit“).
Il decreto di concessione della cittadinanza non ha effetto se l’aspirante cittadino non presta giuramento di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato , (entro 6 mesi dalla notifica del decreto di cittadinanza).
Pertanto il coniuge cittadino italiano deve essere in vita fino alla data del giuramento.
L’aspirante cittadina rimasta vedova prima del giuramento non ha diritto secondo la normativa attuale di acquisire la cittadinanza per matrimonio.
Recentemente ad arrivare davanti al Giudice della Corte Costituzionale è il caso di una donna di nazionalità ucraina, alla quale era stata negata la cittadinanza italiana a causa del decesso del marito, monfalconese. L’Alta Corte dovrà stabilire se sia legittima la norma nel rispettare il principio di tutela dei diritti fondamentali della persona.
La sentenza della Corte costituzionale n. 156/2022
La Corte Costituzionale sentenza 156/2022, ha stravolto l’impianto normativo in questione.
Con provvedimento innovativo ha dichiarato che è irragionevole che lo straniero, che abbia i requisiti per ottenere la cittadinanza e abbia fatto richiesta e sia sposato ad un italiano, si veda rigettare il provvedimento solo perché nelle more della richiesta il coniuge è deceduto.
La Corte afferma che anche in caso di decesso del coniuge, lo straniero o l’apolide ha diritto a vedersi riconosciuta la cittadinanza richiesta, se ha maturato i requisiti richiesti dalla legge (due anni di matrimonio, se i coniugi erano residenti in Italia; tre, se residenti all’estero; i termini van dimezzati se presenti figli).
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Io era sposata da 12 anni e vivo in Italia da .. Come me sono fate tante problemi con i documenti che presentavo per la cittadinanza, una volta erano scaduto (anche se ho saputo adesso, che come non era uscita della Italia bastava firmare una dichiarazione e avevano validità) non sono mai riuscita a fare niente. Pensavo di fare adesso che io e mio marito andavamo a vivere in Brasile. Però lui mi è venuto a mancare improvvisamente. Come sarà la mia situazione adesso. La domanda di pensione indiretta, visto che qui non ho mai lavorato in regola non ho altre reddito e la mia età è 61 anni, lui aveva 62 quando lo perso. Io posso ricevere la pensione nel mio paesi. Eravamo solamente noi due e soffro troppo stare qui da sola, me dicono che per avere la cittadinanza adesso solo se continuo ad abitare qui. Se me ne vado non avrò neanche la carta del permesso. Sarebbe come se mai avesse stato tutti questi anni qui.
Ciao avvocato, sono una donna brasiliana di 30 anni sposata con un italiano- Ho il permesso di soggiorno. Sono andata in brasile in 2015 per restare un po con i miei familiari. Dopo prima di tornare mio marito ha scoperto un hiv e per quello non mi ha lasciata tornare in italia. Proprio lui voleva così. Però io mai ho chiesto il divorzio, voleva restare con lui anche se lui era malato per tenere vicino. Ma per conto di un possibile contagio lui me ha fatto restare qui. Avevano una comunione d’affetto. Passato 3 anni lui ha scoperto un cancro. E questa volta ho detto che voleva tornare in italia, ma lui come sempre non voleva. Lui era così difficile. Va bene. E da 2 settimana lui mi ha lasciato. E ora ho bisogno di almeno la sua carta di morte ma non ho l’accesso per conto di la sua ex che mora vicino. E lei ha preso tutto quello che era di lui… non so cosa fare perché nemmeno la sua carta di morte posso prendere per rifare la mia vita.